‘Ok Google manda un messaggio whatsapp a Mario’ e il messaggio viene inviato. Ciò che sembrava impossibile da fare, ora è realtà. Le ricerche vocali sono arrivate per fermarsi.
Non devi più stare attento ai tasti che premi per scrivere un messaggio o visitare un sito. Il robot lo fa per te. Il più popolare è Google Now ma esistono molti altri sistemi come Siri, Sherpa o Hound. Sono noti come chatbots.
Cosa sono i chatbots?
Esistono dai sistemi di interazione vocale come Google Home, Amazon Echo, fino agli assistenti virtuali menzionati previamente come Siri, Alexa o Google Now.
Secondo i dati aggiornati sembra che le ricerche vocali siano il futuro. I pionieri sono stati gli americani che, nel 2014 hanno cominciato ad utilizzare i comandi vocali. Il 55% degli adolescenti e il 41% degli adulti hanno cominciato ad utilizzare queste ricerche.
Quattro anni dopo, la tendenza è esattamente quella confermata dagli americani. Le ricerche vocali ormai sono parte della vita quotidiana degli italiani.
La ricerca vocale in Italia.
Secondo gli ultimi dati di IAB, il 60% degli utenti utilizza la funzione vocale dei suoi dispositivi. Di queste ricerche il 38% lo fa per cercare luoghi o per navigare.
Esiste quindi una chiara tendenza verso l’uso del vocale per effettuare ricerche. Come risultato di queste azioni le aziende dovranno riflettere sulle loro strategie di marketing online.
Quali aziende stanno investendo nella ricerca vocale?
Si tratta delle aziende più potenti del mercato come Google, Facebook, Amazon o Spotify. Sono le aziende più potenti e con un grande potere e quote di mercato. Quindi sono i punti di riferimento per il futuro.
Nel caso di Google si sta investendo in I+D per creare nuovi algoritmi per facilitare le ricerche vocali degli utenti. Facebook invece non ha voluto restare indietro e sta creando una nuova opzione denominata Live Audio. Riguardo a Amazon, lancerà Amazon Music e Spotify sta ideando nuove opzioni per la sua piattaforma.
Vantaggi della ricerca vocale
I vantaggi dei chatbots sono diversi. In generale ne beneficiano tutte le attività, indipendentemente dal settore.
1.- La comunicazione diretta con il cliente
In relazione alle aziende, adattarsi a queste ricerche è necessario per rispondere a tutte le richieste degli utenti. Se gli utenti vedono che non ottengono risposte alle loro domande, l’esperienza sarà negativa. Di conseguenza la tua attività sarà compromessa.
Quindi, anticipare la concorrenza e sfruttare al massimo le possibilità farà la differenza. Potrai comunicare in maniera diretta con i tuoi clienti e renderai positiva la loro esperienza.
2.- Raccolta nuovi dati
I dati inviati dagli utenti potranno essere utilizzati dai brand e dagli inserzionisti. Le aziende pubblicitarie in particolar modo, ma anche le altre aziende, approfitteranno delle informazioni per inviare pubblicità segmentata e personalizzata.
Come risultato le possibilità di conversione saranno maggiori, cosa che si traduce in vendite e benefici per le aziende.
3.- Maggiore rendimento per gli inserzionisti
L’obiettivo degli inserzionisti è ottenere più visibilità proveniente da un traffico qualificato e non fraudolento. Grazie all’intelligenza artificiale e a queste applicazioni potrai avere più controllo sull’utente. I chatbots ti segnaleranno se si tratta di un lead interessante o no.
In questo modo saranno i bots a certificare la qualità del lead e se vale la pena continuare a farlo crescerlo per convertirlo in cliente oppure no.
4.- Maggiore controllo nella crescita delle piattaforme digitali e dell’audience
La realtà riflette un mercato volatile dove nuove piattaforme nascono ogni giorno. Grazie ai chatbots questa situazione cambierà. Saranno loro ad eseguire diversi compiti come l’analisi degli annunci, le risposte ai clienti o la programmazione dei contenuti sui social, sui siti e sui blog.
Questi robot ti permetteranno di collegare diversi account e aggiornarli quando necessario indipendentemente dal luogo in cui ti trovi.
Riassumendo, tu come brand devi trovarti dove si trova la tua audience e devi fare attenzione alle mode tecnologiche e digitali che nascono nel mondo online.
Questi sono alcuni dei vantaggi per le aziende che devi conoscere, ma ce ne sono molti altri. Chiaramente si tratta di una tendenza in crescita e le ricerche vocali sono il presente e il futuro.
Per il 2020, quindi tra due anni, si pensa che la metà delle ricerche verranno fatte mediante la voce. Ora la questione da pianificare è se i tuoi contenuti sono pronti o no. Questo è un grafico dell’anno scorso.
La SEO verrà colpita dalle ricerche vocali?
Prima il posizionamento delle pagine si faceva basandosi sulle keywords. Ma si trattava di parole chiave scritte. Il modo di esprimersi con la voce è diverso e per questo devi riflettere sulle parole che usano gli utenti. La coda lunga diventerà protagonista.
Per il futuro le aziende dovranno concentrare i loro sforzi nel rilevare i dubbi degli utenti e tradurli in risposte ottimizzate.
Con un unico obiettivo: il fatto che i destinatari comprendano le informazioni correttamente e vivano un’esperienza positiva con il brand in questione.
Punti chiave per ottimizzare i contenuti alle ricerche vocali
1.- Analisi dell’intenzione dell’utente di effettuare una ricerca
Un primo punto di partenza è cercare di metterti nei panni del tuo utente e non dare nulla per scontato. Le conoscenze che hai sull’azienda sono diverse da quelle che possono avere gli utenti.
Quindi, devi informarti riguardo alle parole che utilizzerebbero i tuoi utenti per cercare la tua azienda o che domande farebbero. Ciò significa che devi adattare i tuoi contenuti alle loro domande.
Cerca di offrire l’informazione più rilevante che copra le loro necessità e considera che l’utente deve vivere un’esperienza positiva con il tuo brand.
2.- Ottimizza i contenuti del tuo brand per le ricerche locali
Per ottenere un buon posizionamento dovrai per prima cosa creare un profilo su Google My Business. Una volta lì dovrai includere l’ubicazione della tua azienda o negozio e le parole chiave per farti trovare.
Più completo è il tuo profilo, più possibilità hai di essere trovato. Quindi rifletti sulle parole che vuoi mostrare ai tuoi utenti. La chiarezza delle informazioni permetterà a Google di effettuare analisi più rapidamente e come risultato la tua SEO migliorerà.
3.- il tuo sito web è adattato alle ricerche vocali?
Con la rivoluzione degli smartphones e l’utilizzo quotidiano, la comunicazione tra brand e utente è cambiata radicalmente. Le ricerche sono immediate e le aziende devono essere pronte per rispondere.
Quindi, il punto più importante da considerare è l’adattamento del tuo sito web o blog al mobile ma anche alla SEO locale e alle ricerche vocali.
Altri fattori come la velocità di caricamento delle informazioni, il facile utilizzo, la rilevanza delle informazioni avranno ulteriore peso nell’esperienza dell’utente.
4.- Focalizzati sulle keywords con frasi lunghe
Per questo le keywords long tail avranno un ruolo speciale in queste nuove ricerche. Si passa da parole chiave concrete a frasi lunghe. Se vuoi ottenere grandi risultati dovrai pensare a ottimizzare i tuoi contenuti al long tail.
Queste sono alcune delle basi per sfruttare al meglio le ricerche vocali. Ma lavorare con i migliori professionisti ti permetterà di ottimizzare meglio tutti i tuoi contenuti. Conosci Coobis?
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