Come utilizzare il pensiero laterale nella tua strategia di contenuti

Thinking outside the box è la definizione che descrive meglio il pensiero laterale nella strategia dei contenuti.

Cosa succederebbe se optassi per innovare il tuo modo di innovare? Questa è la nuova rivoluzione che ha colpito il mondo del marketing. E che si basa sul modo di pianificare le strategie dei contenuti.

Se hai lavorato a strategie di content marketing probabilmente hai avuto a che fare almeno una volta con un muro che ti limita.

Di fatto hai mai pensato come potresti creare un contenuto che sorprenda la tua audience? Ti è mancata l’ispirazione? Hai provato a creare contenuti che ti differenzino?

Sedersi a scrivere un post può essere complicato. Da dove cominciare? Come organizzarlo? Anche se hai una grande idea per creare una storia interessante, come puoi renderla ancora più accattivando utilizzando metodi mai visti prima?

Secondo Kapost, il 99% dei content creators hanno la necessità di avere un flusso di idee costanti per le loro strategie. E ovviamente solo la metà di essi ha sufficienti idee per proseguire.

I temi si ripetono per non parlare delle espressioni che si utilizzano e dei diversi elementi visuali che accompagnano i testi. C’è qualcosa che si può fare per uscire da questa situazione?

Il pensiero laterale nella strategia di contenuti rompe il muro

Il pensiero laterale ha diverse differenze con il pensiero verticale. Soprattutto perché supera i limiti che può avere la tua mente.

Come puoi immaginare il pensiero laterale nella strategia dei contenuti è essenziale. Si cercano nuove vie per attirare i lettori, sorprenderli e trattenerli. E tutto parte dal verificare diversi aspetti piuttosto che appoggiarsi alla logica.

Il termine pensiero laterale è nato negli anni 60 per mano di Edward de Bono che ha coniato il termine per descrivere come gli scrittori presentano nuove idee osservando i problemi attraverso nuove prospettive.

E questo è uno dei principali vantaggi del pensiero laterale nella strategia dei contenuti.

Ossia, è ideale per produrre contenuto consistente, interessante e rilevante. Anche se come puoi immaginare richiede uno sforzo extra dato che devi uscire dalla tua comfort zone per differenziarti.

La maggior parte degli esseri umani è abituata a vedere le cose in termini di operazioni binarie. Ossia un’opzione sull’altra. Ma le idee interessanti si trovano al di là della supposizione che serva fare una scelta immediata tra le due opzioni date.

Com’è il processo del pensiero laterale nel content marketing?

  1. In primo luogo devi focalizzarti sul problema che vuoi risolvere. Come sai per arrivare fino a qui avrai dovuto effettuare un’analisi previa sulla tua audience.
  2. Applica tecniche laterali per generare il pensiero laterale nella strategia dei contenuti.
  3. Infine troverai l’idea che cerchi.

Questo processo aggiunge un passo in più al tipico processo di ricerca da problema a soluzione. Ossia il marketing laterale include una seconda fase: il movimento.

Ma in cosa consiste?

  1. Metodo sostitutivo. Si cambia il pubblico target. Per esempio si cambiano gli uomini con le donne come ha fatto Gillette Venus che ha lanciato un nuovo prodotto per donne.
  2. Il metodo dell’inversione. In questo caso si può cambiare la celebrazione di un matrimonio con un divorzio.
  3. Metodo di combinazione. Per esempio un lancio di capi d’abbigliamento tra padre e figli
  4. L’esagerazione. Consiste nel pensare in qualcosa che sia realmente impattante. Per esempio una birra da 10 litri.
  5. Il metodo dell’eliminazione. Che ne dici di un telefono senza tasti?
  6. Riordino. Mentre nel marketing tradizionale un’attività è un cliente, il pensiero laterale nella strategia dei contenuti scommette sulla microsegmentazione. Ossia, un unico cliente è un’opportunità nuova di attività.

Lateral Thinking: la ricerca degli ‘eurekas’

Il pensiero laterale nella strategia dei contenuti è ideale per esprimere il tuo pensiero. E in questo caso, ottenere un’ispirazione per creare ottimi post. Per questo si attivano due situazioni opposte legate dal modo in cui pensiamo.

  1. In primo luogo devi attivare i sensi che ti permettono di essere obiettivo, analizzare e avere più punti di vista…è la parte più strategica e logica.
  2. Dall’altro lato c’è la creatività. Devi unire la tua parte più razionale con l’improvvisazione assoluta.

Combinando queste due tendenze in maniera equilibrata, il modo in cui nascono le idee cambierà senza che tu te ne accorga. Di fatto il pensiero laterale nella strategia di contenuti ti permetterà di rompere gli schemi più rigidi per ottenere qualcosa di molto complicato: l’ispirazione.

Chiavi del pensiero laterale

Se ciò che vuoi è attivare il pensiero laterale nella strategia dei contenuti, prima di tutto devi sapere da cosa è composto. O almeno quali altri passi devi compiere per ottenere nuove idee e risultati.

1 – Verifica delle supposizioni

In generale quando nasce un problema si dà per assoldato che la soluzione reale sia la più logica o la più comune. Ma non è certo. Avere una mente più aperta ti permetterà di far fronte a ogni aspetto come se fosse nuovo. Indipendentemente dal fatto che tu abbia vissuto questa situazione altre volte, non darai per scontata la soluzione più ovvia.

2.- Pianificazione delle domande adeguate

È molto probabile che la maggior parte dei tuoi fallimenti nel content marketing siano dovuti al fatto di non aver saputo affrontare il problema. E ciò accade per il fatto di aver posto le domande sbagliate.

La soluzione ai problemi si basa sul fatto di sapere esattamente quali domande formulare. E questo processo necessita di passare da un ambito generale al dettaglio più specifico. Solo così potrai arrivare al quid della questione e lasciare da parte le ipotesi più ovvie. Che sono quelle che non ti permettono di trovare altre alternative.

3.- La creatività

Non tutti siamo creativi. Ovviamente questo è un aspetto che si può gestire, poco a poco. La mente si allena e devi capire che il pensiero laterale nella strategia dei contenuti include l’immaginazione in ogni momento.

Dimenticati dei focus più sistematici e guarda il problema da un’altra angolazione. Magari trovi soluzioni non convenzionali ma è probabile che siano queste a portarti al successo.

4.- Non dimenticarti del pensiero logico

Se ricordi la chiave del pensiero laterale è nel saper combinare perfettamente la logica e la creatività. Il razionale con l’irrazionale. E per questo nessuna strategia potrebbe funzionare senza questa combinazione.

Non lasciare mai da parte il pensiero razionale. Puoi sperimentare nuove idee, metodi e tecniche. Ma se non sono percorribili non ci sarà nulla da fare.

Come alleno il mio pensiero laterale?

Devi mettere in pratica tutte queste idee. Soprattutto se vuoi uscire dalla tua comfort zone e non intaccare la tua strategia di contenuti. Immagini cosa puoi fare per gestire questo nuovo metodo?

  • Think outside the box. In questo mondo non puoi dare nulla per scontato. Chiediti tutto. E se vedi che il tema non ti convince, cambialo.
  • Pensa a varie alternative. In questo modo potrai trovare idee per completare il tema. La tua audience lo apprezzerà.
  • Brainstorming. Non perdere tempo in tutto ciò ma abituati a generare nuove idee quotidianamente.
  • Le situazioni più random sono le tue alleate. Approfitta di qualsiasi dettaglio che ti attiri. Se no cerca di provocare una situazione nuova. Per esempio apri il dizionario in una pagina a caso e cerca una parola legata alla tua attività. Verifica come integrarla nel brand, e così via.
  • Muoviti. L’ispirazione non arriverà se stai seduto o vivi una routine stabilita.
  • Fai domande ai tuoi colleghi, famigliari, amici.

Integrare il pensiero laterale nella strategia dei contenuti non è facile all’inizio. Ma quando esci dalla zona comfort sarà tutto più semplice.

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