15 grandi errori nel content markting

Content Marketing
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Sei pronto per imparare dagli errori nel content marketing più comuni e portare la tua strategia a un altro livello? Se il blog di Coobis è una delle tue fonti di ispirazione e apprendimento non serve ripassare le migliori tecniche per fare content marketing.

Inoltre, probabilmente sai già come fare in modo che la tua strategia di content marketing sia efficace. Ma anche così ci sono molti temi interessanti che vale la pena di trattare. Soprattutto per imparare.

Conoscere i principali errori di content marketing ti aiuterà a conoscere i punti deboli di qualsiasi strategia. Di fatto anche se segui le best practices, sicuramente in diverse occasioni ti sarai sbagliato. Ed è possibile che tu lo faccia ancora.

Principali errori nel content marketing

In content marketing è un’arma potente che può aiutarti a gestire al meglio la tua attività. Ma nel caso in cui non sviluppi una strategia solida è possibile che i tuoi risultati siano disastrosi.

Sei pronto per evitare catastrofi? È semplice tanto quanto individuare questi 15 fattori che provocano errori nelle tue strategie di content marketing:

1 – Non analizzare il tuo target

Qualsiasi strategia di marketing deve partire da un’analisi dell’audience a cui è diretta. Nel content marketing questo concetto è valido. È necessario sottolineare questo aspetto.

Perché una strategia di content marketing sia efficace, prima di tutto devi avere un’immagine solida dell’audience che vuoi raggiungere. Da chi è formata? Quali sono le preoccupazioni che condivide? Che interessi ha? Che soluzioni puoi trovare?

Immagina di avere un’attività nel settore finanziario e stai pensando di promuovere la tua attività con il content marketing. Scrivere centinaia di post sulla finanza in generale non ti porterà alcun risultato. Invece la cosa migliore è pensare al profilo di tuo interesse. Vuoi focalizzarti sui genitori lavoratori? O magari ti interessano i proprietari di PMI?

L’ideale in questo caso è creare buyer personas che rappresentino i diversi gruppi demografici della tua azienda. In questo modo potrai scrivere contenuti che rispondano alle domande del tuo target. E tutte queste creatività sono orientate verso temi rilevanti per risolvere problemi reali.

Se non parti da questa base commetti un errore grave. La definizione della tua audience è la base della tua strategia. Non dimenticarlo.

2 – Sai pianificare la tua strategia?

Le statistiche del Content Marketing Institute mettono in evidenza uno degli errori nel content marketing più preoccupanti: il 94% dei professionisti di marketing B2B fa content marketing ma solo il 32% gestisce una strategia documentata.

Fai parte di questo 32%? Se sì, sei sulla buona strada ma, in caso contrario, starai gestendo la tua strategia senza una pianificazione.

È imprescindibile pensare ad aspetti come:

  • Cosa scrivere
  • Quando è il momento migliore per creare il contenuto e diffonderlo.
  • In che modo: quali strumenti usare
  • Che tipo di contenuti utilizzare: video, immagini, testi…

3 – Creare contenuti troppo specifici

Una volta che hai definito la tua buyer persona ideale e creato il tuo piano, uno degli errori nel content marketing che si commettono è essere troppo specifici.

Sicuramente devi affrontare temi concreti per dubbi particolari, ma se lo fai, starai commettendo l’errore di attirare persone troppo di nicchia. E molte volte queste nicchie sono ridotte quindi l’opportunità di raggiungere un’audience ampia è limitata.

Ciò non significa che tutti i tuoi sforzi per definire un’audience target siano inutili. Semplicemente devi evitare di creare contenuti che rispondano agli interessi di pochi.

Per esempio, immagina che nel blog di Coobis ci siano solo consigli e risposte relative al marketing per ristoranti. Creare contenuti specifici allontanerà gli utenti che fanno parte di un altro settore che, magari, trovano le risposte altrove.

4 – Risultare irrilevanti

La pianificazione anteriore ha come obiettivo trovare il modo migliore per creare e condividere contenuti di valore. Ossia, semplicemente perché hai trovato informazioni curiose, non significa che possa far parte del tuo sito. E di conseguenza interessare ai tuoi lettori.

Secondo i dati di un’analisi di Janrain:

  • Il 74% si frustra con i siti che includono contenuti che non hanno nulla a che fare con i propri interessi.
  • Il 57% abbandonerebbe il sito se fosse sposato e trovasse promozioni di un sito di appuntamenti.
  • Il 50% degli utenti lascerebbe il sito se mostrasse consigli per l’acquisto di biancheria intima per il sesso opposto.

Ciò dimostra che offrire a utenti un contenuto rilevante è essenziale per una buona esperienza dell’utente. Se gli utenti arrivano al tuo sito con certe aspettative e tu non le soddisfi, perderai la tua audience.

5 – Crei contenuti troppo promozionali

Se hai attivato una strategia di content marketing è perché conosci la necessità degli utenti di trovare soluzioni e contenuti educativi. L’ultima cosa che vuoi leggere è come funziona bene un prodotto o quanto poco costa. Per questo esistono landing pages specifiche.

Tutto ciò che assomiglia a una promozione allontanerà i lettori.

6 – Non curi la grammatica?

Avere un’ortografia e una grammatica corrette è un must. Non farti passare per la testa di condividere contenuto mal scritto, per poco informale che sia il tema trattato.

Il tuo contenuto sembrerà poco affidabile e poco professionale.

7 – Condividere contenuti molto corti o molto lunghi

Non esiste una lunghezza specifica per determinare come creare un contenuto ottimale. A volte il contenuto abbreviato può essere utile per risolvere problemi concreti e semplici.

Ma se il tema è complesso, è probabile che ti servano più dettagli.

Ovviaemente Google ama il contenuto lungo. I contenuti posizionati meglio sul motore hanno tra 1100 e 1500 parole.

8 – La divisione non necessaria delle pagine

Ci sono diversi motivi validi per dividere i tuoi contenuti su più pagine. Magari il tuo post è troppo lungo e non vuoi saturare il lettore. O magari hai diverse sezioni del tuo contenuto e preferisci dividerlo.

Ma uno degli errori nel content marketing che può spaventare i lettori è applicare questa tecnica costantemente.

Sicuramente avrai già visto articoli come quello dell’immagine. Li consulti perché hanno un titolo interessante ma poi devi scorrere le pagine.

Ciò farà sembrare spam il tuo post e l’utente vivrà un’esperienza negativa e difficilmente tornerà.

9 – Non pensare al mobile

Quando un utente visita il tuo sito o il tuo blog immediatamente lo giudica. È uno degli aspetti più automatici da gestire. E sicuramente lo fai anche tu senza rendertene conto.

Cosa fai quando qualcosa non ti piace? La apparti.

Accade la stessa cosa con il formato testo, le immagini o i video. Se i contenuti visuali sono di bassa qualità creano cattive esperienze negli utenti. Se il tuo sito web non ha una buona reputazione, probabilmente l’utente lo giudicherà negativamente.

Anche se il contenuto è ottimale, deve esserlo anche la sua apparenza.

Specialmente quando si applica al mobile. Se non è adattato e i tuoi contenuti non sono visualizzabili, non ci sarà nulla da fare.

10 – Creare annunci con riproduzione automatica nascosta

Se hai a che fare con persone abituate ad ascoltare musica mentre navigano su internet, probabilmente sai che staranno alla larga da questo contenuto.

Quando un annuncio che viene riprodotto automaticamente non è molto visibile o è difficile da chiudere, l’azione immediata è quella di chiudere la pagina.

Come pratica per spaventare l’audience è infallibile.

Lo studio di IAB sull’uso degli Ad Blockers segnala che ciò che porta un utente a installare un Ad Blockers, è la pubblicità fastidiosa. E nel caso tu abbia deciso di monetizzare il tuo blog, avrai dei problemi.

11 – Pubblicare contenuti mal inglobati

Come sai un aiuto che facilita la lettura di contenuti sono i contenuti visuali, le diverse risorse o la possibilità di rendere visibili i tweets.

È facile integrare tutti i contenuti ma ovviamente uno degli errori di content marketing che si ripetono è proprio qui. Nella visualizzazione dei contenuti. Questi errori possono includere:

  • Tweets inseriti come testo senza un formato al posto di tweets completi.
  • Video che si possono riprodurre solo su Youtube e non dal post.
  • Media che non si caricano correttamente.

12 – Non prestare attenzione alla frequenza di pubblicazione

La frequenza è un elemento da considerare. Ma deve sempre essere legato a altri elementi. Per questo determinare personalmente ogni quanto pubblicare a seconda del contenuto e dell’audience è essenziale.

Sei tu che devi trovare la frequenza ideale e per farlo devi basarti sulle tue mete, considerando qual è il tuo pubblico target e misurando l’efficacia dei contenuti attraverso prove e errori. Perché è l’unico modo che hai per sapere qual è la frequenza ideale per i contenuti in ogni momento e in ogni canale.

13 – Non curare i contenuti

The Atlantic afferma che ottiene un quarto del suo traffico con la content curation. E Refinery29 ottiene circa il 35% dei suoi visitatori grazie a questa pratica. Perché non la sfrutti?

Creare nuovi contenuti può essere stancante. L’ispirazione non è sempre al massimo quindi ti consigliamo, prima di creare contenuti mediocri, di recuperare contenuti evergreen.

Il content marketing deve essere strettamente legato al posizionamento SEO. Ciò significa che devi ottimizzare i tuoi contenuti affinché Google ti consideri. Se lasci da parte questo aspetto starai oscurando i tuoi contenuti a un ventaglio di clienti.

14 – Non includere links nel contenuto

È uno dei principali errori che commettono alcuni media digitali. Il ragionamento è semplice: se non includono links, gli utenti non avranno modo di abbandonare la pagina.

Ovviamente non includere links influisce sul fatto che il contenuto deve essere spiegato. Ciò genera quanto segue:

  • Puoi incorrere nella duplicazione dei contenuti. Alcuni media copiano paragrafi interi di altri spazi al posto di linkarli.
  • Provocare un’enorme perdita di tempo sia per chi crea il contenuto sia per l’utente, che troverà la fonte originale.

Quindi devi includere links rilevanti nel tuo contenuto. Gli utenti premieranno ciò che facilita loro la vita. E terneranno sul tuo sito perché capiranno che cerchi valore per offrirlo loro.

15 – Non fare test o analizzare i risultati

È importante sperimentare e provare quale contenuto ottiene la maggiore quantità di traffico e genera più conversioni. Fare un’analisi regolare del tuo contenuto ti permetterà di rilevare i modelli di comportamento della tua audience.

Devi sempre partire da un obiettivo chiaro. Solo così sarà possibile stabilire i KPI adeguati che ti aiuteranno a capire se stai ottenendo risultati.

Se vuoi creare una strategia di content marketing efficace ma non hai il tempo necessario, la cosa migliore è appoggiarsi a specialisti di content marketing. È un’assicurazione per la tua strategia dato che ti eviterà di commettere errori.

Prova Coobis e potrai trovare content creators che ti aiutino a generare i contenuti ideali e diffonderli su diversi canali digitali.

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